Il 30 aprile ricorre la sesta Giornata Internazionale del Jazz. Come ci ricorda la Direttrice Generale dell’UNESCO Irina Bokova, “celebriamo la forma artistica internazionale del jazz e la sua capacità di promuovere il dialogo fra le culture, di trarre tutti i vantaggi possibili dalla diversità, di aumentare il rispetto per i diritti dell’uomo e di tutte le forme di espressione. La storia del jazz si inserisce nella ricerca della dignità umana, della democrazia e dei diritti civili. I sui ritmi e la sua diversità hanno rafforzato la lotta contro tutte le forme di discriminazione e di razzismo.”
L’UNESCO ha riconosciuto al jazz il valore di un’importante e storica forma d’arte in quanto:
· espressione di creatività e diversità,
· rompe barriere e crea opportunità per la comprensione reciproca e la tolleranza,
· forma di libertà d’espressione,
· simboleggia l’unione e la pace,
· riduce le tensioni fra gli individui, i gruppi e le comunità,
· promuove l’uguaglianza di genere,
· rafforza il ruolo che viene giocato dai giovani nella società,
· promuove l’innovazione artistica, l’improvvisazione e l’integrazione di musiche tradizionali nelle forme musicali moderne,
· stimola il dialogo interculturale e facilita l’integrazione dei giovani emarginati.
L’Avana è la Capitale Mondiale del Jazz 2017 ed ospiterà, in ogni angolo della città e per tutta la settimana dal 24 al 30 aprile, performance musicali, attività educative sulla storia del jazz, workshop di improvvisazione, jam sessions ed iniziative a favore dell’impegno sociale. Il 30 aprile si terrà un grande concerto al Gran Teatro de La Habana Alicia Alonso che vedrà la partecipazione di più di 50 artisti di fama mondiale, che celebreranno il jazz, forma d’arte internazionale. Sarà possibile seguire il concerto in diretta streaming sul sito dell’UNESCO.
Scoprite le numerose iniziative organizzate dai Club e Centri per l’UNESCO italiani per celebrare la Giornata: http://www.ficlu.com/iniziative_club_unesco.php?r&id=155
Link alla pagina dedicata sul sito dell’UNESCO
Messaggio della Direttrice Generale dell’UNESCO (traduzione a cura del Centro per l’UNESCO di Torino)