Messaggio della Direttrice Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay:
L’UNESCO è fiera di celebrare, il 30 aprile 2018, la settima Giornata Internazionale del Jazz. E’ l’occasione per onorare il Jazz e la sua immortale eredità, rendendo omaggio al potere di questa musica nella sua capacità di avvicinare le persone.
Il Jazz pone le sue radici nella lotta per la libertà e la resistenza all’oppressione. Questa musica, nei suoi vari stili, è stata adottata e assimilata da innumerevoli culture; in questo modo, essa è riuscita, grazie alla sua risonanza infinita con i diversi canti e musiche del mondo, a trasformarsi in nuovi modi di espressione.
I vari modi attraverso i quali il Jazz si è assimilato alle culture locali, nazionali e autoctone sono la prova della sua ricchezza e fecondità. Fin dalla sua nascita, il Jazz parla ai popoli di lingue e situazioni economiche e politiche diverse, mantenendo la sua traiettoria originale d’espressione della libertà, della dignità e dei diritti umani.
Un messaggio di libertà è radicato all’interno di questa musica, caratterizzata dall’improvvisazione. La facilità che hanno i musicisti di riunirsi, di ascoltare, di giocare e scambiare le loro pratiche artistiche in quanto modo d’espressione libera è il riflesso dello spirito che anima i movimenti d’emancipazione nel mondo.
Come ama dire il celebre Jazzman Wayne Shorter “ Nel Jazz, come nella vita, non si può ripetere ciò che non si conosce ancora”. Il Jazz esalta la bellezza del vivere il momento presente, il coraggio di correre dei rischi, non solamente con se stessi ma anche con gli altri, di esplorare l’indefinito, ciò che è possibile o addirittura inimmaginato dall’individuo e dalla collettività.
Oggi, la Giornata Internazionale del Jazz sarà celebrata in più di 190 Paesi. Musicisti, produttori, insegnanti, studenti e amanti del Jazz si mobiliteranno in tutto il Pianeta grazie a svariate manifestazioni: dal semplice concerto ai festival lunghi più giorni. Molte attività saranno organizzate dalle scuole, dai musei, dai centri comunitari, dalle università, dai caffe e dai Jazz Clubs.
Quest’anno, la città di San Pietroburgo sarà la città che ospiterà l’evento internazionale, infatti, avranno luogo degli ateliers, delle master classes, delle proiezioni di film, dei spettacoli e dei concerti, ai quali parteciperanno studenti russi provenienti dai quattro angoli del Pianeta.
Questa città ha visto nascere il Jazz russo all’inizio degli anni 20 del Novecento. Gli ambienti universitari e le élites russe hanno adottato questa musica sin dall’inizio, favorendo la creazione della prima Filarmonica di Jazz del Paese.
Il grande concerto di star internazionali del Jazz, in questa edizione della Giornata, riunirà artisti da tutto il mondo in ciò che sarà, sicuramente, un evento memorabile e che metterà in scena leggende del Jazz come l’Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNESCO, Herbie Hancock, e l’artista russo, Igor Butman.
L’UNESCO è entusiasta di associarsi all’Istituto Jazz Thelonious Monk, alla città di San Pietroburgo e alla Fondazione Igor Butman per celebrare la Giornata Internazionale del Jazz.
Spero che possiate unirvi a noi e che insieme possiamo celebrare questo grande giorno in modo da avvicinarci tutti di una “nota”.
Traduzione in italiano a cura del Centro per l’UNESCO di Torino
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